Questi i dieci stadi caratteristici del sentimento d’amore secondo il Kāmasūtra di Vātsyāyana (ca. IV d.C.):
1) gioia degli occhi [la/lo vedi, e sei subito felice]
2) attaccamento alla mente [non la/lo puoi scordare]
3) nascita di fantasie [ti fai i film]
4) impossibilità a dormire [il materasso scotta/sconcerta]
5) dimagrimento [e non c’entra la droga]
6) disinteresse per ciò che piaceva [nulla ha senso, manco il Toro]
7) perdita del senso di vergogna [faresti qualunque cosa pur di rivederla/lo]
8) follia [ormai sei fuori di testa]
9) svenimento [non c’è niente da fare: non ci sta]
10) morte [ahi, ahi, ahi!]
N.B. Proprio per il concreto rischio di morte, secondo Vātsyāyana se ci si innamora di qualcuno è sempre meglio tentarci poiché la vita è in assoluto il bene più prezioso. Del resto Vātsyāyana ha composto il Kāmasūtra proprio per offrire a ciascuno le conoscenze necessarie ad avere successo nelle proprie “imprese” erotiche (e così scampare alla dolorosa morte per amore non consumato).
Questo il sanscrito:
5.1.4 daśa tu kāmasya sthānāni. 5.1.5 cakṣuḥprītir manaḥsaṅgaḥ saṃkalpotpattir nidrācchedas tanutā viṣayebhyo vyāvṛttir lajjāpranāśa unmādo mūrcchā maraṇam iti teṣāṃ liṅgāni